Vite criminali by AA.VV

autore:AA.VV. [AA.VV.]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Giallistica
ISBN: 8834711920
editore: Fanucci
pubblicato: 2006-05-14T22:00:00+00:00

Reginald Hill

L’acceleratore

Traduzione dall’inglese di Daniela Middioni

Boy Ansell si svegliò, senza avere la più pallida idea di dove si trovasse, a parte il fatto che quello non era il suo appartamento, e per un attimo ebbe paura.

Poi ricordò e la gioia spazzò via ogni timore.

Con cautela sollevò la testa dal soffice cumulo di cuscini. Un lieve stordimento, niente di più. Era vero ciò che si dice, lo champagne migliore non lascia che un’esile traccia del suo passaggio, e lui la sera prima non aveva bevuto nulla di diverso.

Infilò la mano sotto il cuscino. Altro momento di panico, poi le dita toccarono il pezzo di carta. Era lì, ma doveva anche vederlo. Cercò a tentoni un interruttore poco familiare. Un bagliore dorato si diffuse tutto intorno come la luce del sole. Una stanza d’albergo. E che stanza! Ci sarebbe entrato tutto il suo appartamento di Brighton. Arredata nello stile neoclassico delle dimore signorili, con un soffitto azzurro cielo dal cui imponente cornicione rococò cherubini dorati sovrastavano un’immensa distesa di spessa moquette bianca: probabilmente ai suoi editori una notte lì veniva a costare più di un’intera settimana in quella specie di topaia dove lo sistemavano di solito.

Ma potevano fare di meglio.

Avrebbero fatto di meglio ora che aveva quel foglietto da sventolargli sotto il naso.

Lesse le parole magiche sul pezzo di carta.

Pagate a David Boy Ansell la somma di cinquantamila sterline… a nome e per conto del MAN BOOKER…

Cinquantamila. Considerata l’entità delle vendite che si profilavano all’orizzonte, poteva permettersi di sorridere di fronte a una somma così misera. In fin dei conti gli sarebbe bastata appena per un soggiorno di cinque o sei mesi in una stanza come quella. Poteva addirittura risparmiarsi il fastidio di incassare l’assegno e tenerlo invece incorniciato su una parete del suo studio.

O, meglio ancora, incassarlo e incorniciare una persuasiva fotocopia dell’originale.

Ciondolò con le gambe fuori dal letto e osservò la propria immagine in un massiccio specchio dorato piazzato in modo da abbracciare per intero la vasta distesa del letto king-size. Nemmeno un indizio che quella notte l’avesse passata in compagnia di una donna. Non che non ne avesse a disposizione, si disse compiaciuto mentre ruotava lentamente il viso da sinistra a destra, contemplandosi di profilo. Lo chiamavano Boy David, e anche adesso che aveva trentacinque anni conservava nel volto e nel fisico la perfezione giovanile della statua di Michelangelo quanto bastava per giustificare quel soprannome. Per cui, passere a gogò, in offerta. Eppure a un certo punto dei festeggiamenti, tra tutte quelle pacche sulle spalle, baci sulle guance, abbracci, champagne che scorreva a fiumi, aveva deciso che quel trionfo voleva tenerselo stretto, senza condividerlo con nessuno.

Ricordava vagamente che era stata Molly a riaccompagnarlo. Molly, così sensibile a tutte le sue esigenze. Molly che, glielo diceva il suo istinto in fatto di sesso, fosse dipeso da lei non si sarebbe fatta pregare ad aggiungere il rimanente novanta per cento al dieci per cento di lui che già possedeva. Tuttavia, mai andare a letto col proprio agente era l’unico consiglio utile in campo letterario che avesse mai ricevuto.

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